ALESSIO DE ANGELIS
Portiere
Nato a Roma il 26 febbraio 1985
Esordio in A: -
|
2000-01 |
LODIGIANI |
C1 |
0 |
0 |
|
|
|
2001-02 |
LODIGIANI |
C1 |
0 |
0 |
|
|
|
Gen. 02 |
LAZIO |
A |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
2002-03 |
LAZIO |
A |
0 |
0 |
0 |
0 |
44 |
2003-04 |
LAZIO |
A |
0 |
0 |
|
|
47 |
2004-05 |
LAZIO |
A |
0 |
0 |
0 |
0 |
47 |
2005-06 |
LAZIO |
A |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
(legenda)
A 16 anni difendere contemporaneamente la propria porta dagli attacchi di Totti, Del Piero, Inzaghi e Vieri sembra quasi roba da fantacalcio. Non però per Alessio De Angelis, portiere degli Allievi della Lodigiani e nazionale under 17. Quando a Coverciano, due settimane fa, gli è successo di vedere tutti quei campioni insieme, non gli sembrava quasi vero: «In quel momento mi sono sentito soprattutto un ragazzo fortunato – dice Alessio, sorriso e sguardo da cui traspare già la giusta maturità - perché ho pensato che tanti altri ragazzi avrebbero voluto essere al posto mio. E poi posso dire di aver giocato con Maradona, anche se era quello “piccolo”».
Romano del Portuense, De Angelis ha iniziato a giocare tardi (a 10 anni, con gli Esordienti del Corviale Amor). Prima il suo campo era la Parrocchia di Poligarpo, dopo il prato verde della Borghesiana. Alla Lodigiani è arrivato a 14 anni e da allora è cresciuto tantissimo, anche grazie alla cura con cui lo ha seguito Alessandro Carta, il preparatore dei portieri: «Per me è stato decisivo, come lo è stato mio nonno Vincenzo». I genitori sono impegnatissimi con il lavoro, e così è proprio nonno Vincenzo ad accompagnarlo sempre al campo. Lo ha visto crescere e se lo coccola come un figlio. Del resto Alessio (che frequenta il terzo anno del tecnico industriale Ferraris, ndr) è una delle grandi promesse del calcio italiano: «Penso che il mio più grande pregio sia la tranquillità. In campo non mi faccio mai trascinare dagli eventi. Difetti? Ancora tanti, ma è giusto che sia così. Se non ne avessi vorrebbe dire non avere neanche margini di miglioramento e questo, per un portiere della mia età, sarebbe un handicap. Devo crescere, ma spero che i miei difetti non siano così evidenti». A valutare dai risultati, sembra proprio di no. La Lodigiani crede fermamente in lui. Oggi è il terzo portiere della C/1 (il più giovane in assoluto della categoria, ndr), ma non ha certo voglia di fermarsi qui: «Essere alla Lodigiani è una fortuna. Qui, rispetto a Roma e Lazio, un giovane ha più possibilità di emergere. La prima squadra? Beh, Ruggini e Rosati sono bravi e spero che facciano bene. Così potranno mettersi in mostra e magari lasciarmi la maglia da titolare. Meglio per tutti e tre, no?».
Adesso Alessio deve però pensare soprattutto a difendere la porta degli Allievi Nazionali (domani giocherà a Teramo), oltre che quella dell’Italia under 17. La prima convocazione giunse a luglio e fu una sorpresa («In Inghilterra giocai sia contro gli inglesi, sia contro il Brasile. Un’emozione unica, soprattutto al momento dell’inno nazionale»). L’ultima gli è arrivata proprio in questi giorni per le qualificazioni agli Europei di categoria, il cui girone si svolgerà in Ucraina a fine mese: «Ci vogliamo qualificare, non ci sono dubbi». In attesa di vederlo sempre più in alto, ci lascia con due sogni: gli Europei e Gigi Buffon. «È il più forte di tutti, inarrivabile – conclude Alessio -. Lo conobbi a Parma durante un provino. Splendido, anche come ragazzo».
(Andrea Pugliese | La Gazzetta dello Sport | settembre 2001)
Foto (campionatoprimavera.com)
La carriera in nazionale
(figc.it)